Il rovescio della medaglia

Tra podi assegnati frettolosamente e rilevamenti cronometrici sfasati di più minuti,
infuria la polemica sulla 3 km in acque libere dei Mondiali

Il brasiliano Alexandre Lopes: «la medaglia di bronzo mi è rimasta
ma per la classifica ufficiale sono quinto, una situazione Frustrante»

 
di Francesca Galluzzo

Racconta un’antica leggenda che un principe, un giorno, fece portare nel suo palazzo un elefante. Poi fece chiamare alcuni sudditi ciechi e chiese loro, senza prima spiegare che si trattasse di un elefante, di toccare la bestia e dire cosa pensavano che fosse. Il primo dei sudditi si avvicinò ad una zampa e, dopo averla toccata, sentenziò che si trattava del pilone di un ponte. Il secondo toccò l’orecchio e non ebbe dubbi; era un catino per l’acqua. Il terzo afferrò la bestia a metà della coda e pensò si trattasse di una corda. Viene a questo punto da chiedersi, che cosa voleva dimostrare il principe chiamando i sudditi e chiedendogli di fare ciò? Voleva dimostrare che, anche quando sembra chiara ed evidente, la verità non è mai una sola e può variare a seconda del punto di vista che si usa per guardare.

E così, dalle antiche leggende ci trasferiamo ai giorni nostri e torniamo a parlare dei recenti Mondiali Master di Riccione, soffermandoci ancora una volta sulla 3 km in acque libere. La gara dei record, si era detto, ma a quanto pare non solo questo. Partendo da una segnalazione di Giuliano Scafoni, nuotatore Master romano, che lamentava un’irregolarità nella rilevazione dei tempi e nella stesura della classifica finale, si è deciso di andare ad indagare su questo diverso aspetto di questa gara. Partiamo proprio da Giuliano e dalla lettera spedita agli organi istituzionali, FINA e FIN, al termine della manifestazione, in cui annota le irregolarità da lui rilevate. Dopo aver lamentato un errore di oltre cinque minuti nell’iniziale rilevazione del suo crono Giuliano proseguiva: «Devo notare con dispiacere che nelle classifiche pubblicate sul sito ufficiale della rassegna mondiale master questi errori, in luogo di essere venuti meno, sono stati accentuati. Orbene, questo non mi sembra assolutamente plausibile in una manifestazione di questa caratura. E' possibile sempre e comunque e può succedere a tutti di commettere errori, pertanto chiedo a nome mio e di quelli che hanno partecipato alla gara odierna di rettificare la classifica stilata e pubblicata. L'errore riscontrato non è di poca consistenza, infatti, nella classifica pubblicata e affissa sul campo gara ho riscontrato un errore di oltre 5 minuti, su quella pubblicata ora sul sito ufficiale è salito addirittura a più di 7 minuti. Io ho preso parte alla terza "onda" relativa agli M30-34 uomini, quella che sarebbe dovuta partire alle 11.45. Le persone presenti hanno constatato che la partenza è avvenuta oltre l'orario prestabilito e questo è il primo dato di errore riscontrabile nella classifica pubblicata sul sito ufficiale che individua la mia partenza, come quella di altri atleti della mia batteria alle 11.43. La mia richiesta peraltro non si basa solo su questo dato, ma anche sul fatto che mi è stato preso il tempo con un cronometro, che non è di certo un dato ufficiale, e dall'orologio della fotocamera nel momento della partenza e dell'arrivo, anche questo non è ovviamente un dato ufficiale. Di certo non sto scrivendo tutto questo perché avessi velleità di vittoria e questa mi sia sfuggita solo per l'errore cronometrico - e di certo pertanto non è stato falsato né l'orologio della fotocamera né è stato fermato il cronometro -, ma scrivo perché, giustamente, sento il bisogno di sentirmi ripagato in primis dell'impegno profuso durante l'anno, degli allenamenti e delle rinunce fatte per essi, e secondo non di meno, delle spese sostenute per partecipare ad un evento di così grande importanza».

L’opinione di Giuliano è condivisa da molti altri atleti, che spesso hanno usato forum per lasciare le loro opinioni. Il caso più clamoroso ritrovato nella rete è quello del brasiliano Alexandre Lopes, tornato in patria con una medaglia di bronzo al collo, ma classificato quinto nella classifica definitiva, stilata il giorno successivo rispetto alla gara. Questo un astratto della testimonianza di Alexandre: «All’arrivo degli atleti della mia categoria ci avevano detto che il vincitore aveva nuotato in un tempo di 27 minuti, mentre io, come il secondo e il quarto classificato, avevo nuotato un tempo che si aggirava intorno ai 29 minuti. Si capisce fin da qui che i rilievi cronometrici erano sbagliati e tutto faceva pensare che il percorso non fosse stato di 3000 metri, ma intorno ai 2500 metri. Il peggio è, però, arrivato dopo, visto che a quasi tutti gli atleti della mia batteria è stato incrementato il crono di circa un minuto e mezzo. Non posso dire se siano stati commessi o meno errori nelle altre batterie e nella giornata successiva, ma posso dire con certezza che nella mia batteria i tempi sono stati modificati. In ogni caso, una volta arrivato, sono stato classificato terzo e mi hanno dato la medaglia di bronzo, ma nei giorni successivi alla mia gara mi sono accorto che al secondo e al terzo posto erano stati inseriti un inglese e un americano che prima risultavano più indietro nella classifica. Io ero scalato al quinto posto e l’atleta spagnolo a cui era stata assegnata la medaglia d’argento alla fine risultava quarto. A questo punto sono andato a vedere le foto che avevo fatto ai tabelloni con i risultati e mi sono accorto che questi due atleti avevano realizzato un tempo migliore del mio fin dall’inizio, ma non avevano nuotato nella mia stessa batteria (quella che comprendeva gli atleti con i migliori tempi di iscrizione) e, al momento di stilare un’unica classifica comprendente gli atleti di tutte le batterie, sono stati per errori messi dopo di me nonostante il loro tempo risultasse inferiore. Ciò che mi rimane alla fine di questa esperienza è una frustrazione enorme e la consapevolezza di tornare in Brasile senza sapere quale sia stata la mia reale posizione nella gara in mare. La medaglia di bronzo mi è rimasta perché, alla fine, nessuno me l’ha richiesta indietro, ma ciò non toglie che questa situazione rimanga comunque frustrante». Quella di Alexandre Lopes è probabilmente la testimonianza più clamorosa fra tutte le numerosissime lasciate nei diversi forum che trattano di nuoto. In tanti si dicono delusi dagli errori e dal comportamento dei giudici che, nonostante le promesse di sistemare gli errori, non hanno poi apportato sostanziali modifiche, forse per non incorrere nel rischio di peggiorare ulteriormente la situazione. A questo proposito, per diritto di replica, è stata chiesta una risposta ad una delle
massime autorità sportive presenti all’evento Andrea Prayer, responsabile del settore master all’interno della Federnuoto Italiana e dirigente delle Federazione Internazionale. «Sono ovviamente consapevole dei problemi incorsi nella gara in acque libere, ma esiste una spiegazione chiara e inequivocabile per quello che è successo. A causa di problemi di rilevamento degli orari di partenza delle diverse ondate ci si era ritrovati, al termine della prima giornata, con dei risultati non corretti e con dei rilievi cronometrici evidentemente sbagliati. Fortunatamente la giudice di partenza, la canadese Linsday Trembley, ha preso a mano gli orari di partenza di tutte le ondate e, una volta terminata la giornata, è stata in grado di fornirci gli orari corretti. A quel punto, con gli orari di partenza esatti forniti dalla giudice e quelli di arrivo forniti dal
sistema elettronico, che in quel caso aveva funzionato correttamente, siamo stati in grado di stabilire il crono di ogni partecipante. Chiaramente, trattandosi di un numero enorme di atleti, il tempo impiegato per questo procedimento non è stato breve e siamo stati in grado di pubblicare la classifica definitiva solo a due giorni dal termine delle gare mondiali. Detto questo, posso solo affermare che la classifica attuale è quella corretta sia per quanto riguarda i tempi che per quello che concerne l’ordine di arrivo».

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